Materia pensionistica e legge di Bilancio 2022, cosa c’è da sapere

Le ultime novità in materia pensionistica definite dalla legge di Bilancio 2022 riguardano:

•        la Quota 102

•        l’APE SOCIALE 2022

•        l’Opzione Donna

•        proroga del Contratto di Espansione al 2022-23

•        il fondo prepensionamento PMI

Soltanto per l’anno 2022, dalla fine del 2021, la Quota 102 sostituisce la Quota 100, ed è una differente forma di pensionamento anticipato conseguibile da tutti i lavoratori autonomi e dipendenti con età anagrafica di 64 anni e contributiva di 38 anni. Si fanno salvi tutti coloro che, prima del 31 dicembre 2021, avessero già conseguito i requisiti anagrafici e contributivi per la Quota 100. Ci sono diverse specifiche in merito alla decorrenza, alla prestazione e all’incumulabilità del trattamento pensionistico anticipato.

APE SOCIALE 2022

L’APE SOCIALE 2022 è un’indennità erogata dall’Inps con la funzione di sostenere il reddito del lavoratore dai 63 anni di età sino alla maturazione del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia ordinaria che attualmente, e almeno fino al 2024, pari a 67 anni. La manovra 2022 è legata alla possibilità di poter maturare i requisiti utili sino al 31 dicembre 2022 ed alleggerisce le condizioni da soddisfare per ottenere il trattamento per i disoccupati di lungo corso, gli operai edili e ceramisti ampliando anche la categoria agli addetti ai lavori gravosi.

OPZIONE DONNA

Per l’Opzione Donna si è estesa la possibilità del pensionamento anticipato alle lavoratrici dipendenti che, al 31 dicembre 2021, abbiano compiuto 58 anni di età, o se autonome, 59 anni di età con almeno 35 anni di contributi.

Per il biennio che si concluderà nel 2023, i datori di lavoro del settore privato ammessi all’utilizzo del Contratto di Espansione dovranno avere un organico aziendale non inferiore a 50 dipendenti (sia come singola impresa che nelle ipotesi di aggregazione). Sono state anche rifinanziate le misure: limite di spesa per il prepensionamento di 80,4 milioni nel 2022 e di 219,6 milioni nel 2023.

Viene istituito, infine, il fondo prepensionamento PMI, per poter favorire l’uscita anticipata dal lavoro dei lavoratori dipendenti di PMI in crisi, con età anagrafica di almeno 62 anni.

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